Le nostre realizzazioni in resina

2 INTERNO COPERCHIO CILINDRI 2 OROLOGIO DA PARETE ASSEMBLATO 2 OROLOGIO DA PARETE FINITO COPERCHIO PRIMA COPERCHIO DOPO CORPO LUBRIFICAZIONE CORPO TERMOSTATO NUOVO CORPO TERMOSTATO VECCHIO CORPO TERMOSTATO DIETRO PEDALIERA DIFFUSORE INTERNO DISEGNO CORPO TERMOSTATO GIRANTE 50 GOMITO INTERNO COPERCHIO CILINDRI INTERNO CORPO LUBRIFICAZIONE INTERNO PORTA CERCHIONE INTERNO PORTA CERCHIONE INTERNO SUPPORTO LEVE SOPRA LEVE SOTTO MESSA A PLACCA LEVE MODELLO COPERCHIO CILINDRI MODELLO DIFFUSORE MODELLO EIETTORE MODELLO SUPPORTO SU PLACCA PARTICOLARI OROLOGIO DA PARETE PEDALIERA PORTA CERCHIONE VENTOLA

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I MATERIALI

Una volta definito come sarà fatto il pezzo finale bisogna decidere quale materiale utilizzare per costruire il  modello .
Per il materiale una volta le possibilità erano limitate .Di solito erano di legno (più economico) mentre se la produzione era elevata  invece  in metallo più costoso ma resistente (alluminio, ottone o ghisa).
Le varie essenze di  legno  sono materiali molto lavorabili ma soggetti ad usura e deformazione se posti in ambienti  umidi, asciutti o aggressivi. In pratica un modello costruito in legno e verniciato a distanza di anni se non collocato in ambienti  a temperatura stabile si degrada inevitabilmente.
Con l’avvento di nuovi materiali ,resine fluide da colata prima e successivamente tavole  di  resina polimerizzata (ovvero resina indurita) con diverso grado di durezza e spessore, il ventaglio dei materiali si è ampiamente allargato dando così la possibilità al modellista di usare a seconda del grado di sollecitazione la densità  più adatta. 
Molte volte si utilizzano materiali talmente performanti da sostituire in tutto il metallo.

LE LAVORAZIONI

Una volta scelto il materiale si passa alla fase di lavorazione.
Anche la lavorazione meccanica del modello nel corso degli anni ha subito una radicale trasformazione.
Prima era prettamente manuale, si costruivano diversi pezzi che componevano il modello a mano con scalpelli e sgorbie, sul tornio, con la fresa e successivamente si assemblavano con viti e colla.
Ora si disegna il modello  in 3D al computer  si prepara in macchina un blocco grezzo di resina  e tramite un programma di lavorazione meccanica si indica con quali utensili asportare il materiale si simula la lavorazione ed infine una volta trasformato il tutto in numeri si invia a una macchina utensile a  controllo numerico per la lavorazione.
Se prima il tempo dedicato alla costruzione del modello era circa %70 e il 30% destinato alla progettazione ora con l’avvento delle nuove tecnologie queste percentuali si sono ribaltate.
I tempi di costruzione del modello si sono ridotti e la precisione di esecuzione aumentata.

CONCLUSIONI

Da quanto scritto finora si deduce che questo mestiere non si impara dall’oggi al domani.
Bisogna “respirarlo” fin da giovani per conoscere  tutte le varie sfumature e “trucchi” che ti permettono successivamente di superare i problemi tecnici che inevitabilmente si presentano visto la diversità dei modelli che è possibile costruire.

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